L’eleganza di un passato immaginario e nostalgico, l’onirico sogno di una femminilità persa da qualche parte nella memoria: come in un’apparizione, la ninfa si manifesta tra le colonne del suo tempio naturale per lasciarsi catturare dall’obiettivo di una macchina fotografica.
Colori smorti pitturati solo dal pallido chiarore del barlume di una sera d’inverno; la bellezza è uno sfiorire e risorgere continuo: cambia con le mode, con il passare del tempo, una ricerca continua di ideali a cui attingere per creare modelli nuovi di bellezza ai quali ispirarsi che, come un dipinto sbiadito dal tempo, restano vivi nella memoria di un malinconico ricordo. L’arte ha sempre costruito le sue muse volgendo lo sguardo al passato per riprenderne i tratti o per stravolgerli: estetica e moralità, sacralità ed erotismo, le pennellate dell’indole femminile dipingono icone destinate all’immortalità.
La sensualità e l’eleganza si incontrano e si abbracciano come in una danza per donare l’incanto. Creature dei boschi, dei corsi d’acqua e del cielo: le ninfe incarnavano il sogno proibito di dei ed umani, l’indomito desiderio di qualsiasi sguardo si fosse perso tra le sinuosità del loro corpo.
Abiti lunghi e preziosi rivestono un’algida sensualità con le tinte della natura: l’azzurro dell’acqua limpida di un ruscello, il vellutato vermiglio dei frutti più succosi, il blu di un cielo che bacia il verde dei campi, il nero della notte intessuto con l’oro degli astri. L’alta moda trae la sua ispirazione dalla purezza del creato, omaggiando con i suoi ricami la silenziosa maestosità di una natura inesplorata, degna del rispetto per la sua intrinseca perfezione.
Come un’antica statua tornata alla vita, la ninfa si aggira nel bosco per posare la sua lieve mano e il suo intimo sguardo su piante che si innalzano al cielo per costruire la sacra dimora che ospiterà la detentrice dell’eterea bellezza. Il corpo oscilla tra i boschi trasportato dal vento per fermarsi nella radura e confondersi tra alberi che, come fratelli, custodiscono e proteggono la più fragile delle creature.
Caccia, pesca, musica e poesia: le arti e i mestieri si affidano a lei per lasciarsi indirizzare verso gli scopi più nobili. Il mito della ninfa non resta legato ai racconti e alle leggende del passato ma, trasportato dall’eco del tempo, vive ancora oggi nelle opere di qualsiasi artista affida alle mitologiche fanciulle la custodia del talento con il quale donare bellezza al mondo.
Editorial: Nymphe
Magazine: Solis Magazine, marzo 2017
Photographer: Davide di Padova
Styling: Gianluca Cococcia
Model: Beatrice Bianchi
Makeup & Hair: CG-makeup
Assistant: Carmela Parisi
Dresses and Accessories: Elena Bezvolev, Anara Salykbayev, Liana Patiashvili, Elisa Pandolfi, Chiara Gerardi
Supporter: Accademia Koefia