Oggetto di culto o oggetto del desiderio: attraverso il corso dei secoli, l’immagine che si ha della figura femminile è sempre oscillata tra l’essere e l’apparire, in un’altalena di continui eccessi.
Il richiamo ad un innocente passato che si evolve nella presa di coscienza del proprio essere donna e dell’influenza esercitabile sull’universo maschile: una metafora, quella della “donna bambola”, diventata protagonista del mondo della pop-art: dai riferimenti nelle opere di Wharol ai lavori de Lachapelle, passando per la letteratura e per la scena della musica leggera contemporanea.
“Tu mi fai girar come fossi una bambola, Poi mi butti giù come fossi una bambola, Non ti accorgi quando piango, Quando sono triste e stanca tu Pensi solo per te…” cantava così Patty Pravo alla fine degli anni ’60 con la sua celebre Hit rivendicando il rispetto per una donna considerata usa e getta.
E così, se da una parte la donna della rivoluzione sessuale manifestava in pubblico per ottenere la cosiddetta “parità dei sessi” e la famigerata “libertà sessuale”, i mass media e la moda rendevano nei decenni successivi ancora più iconica la figura di una donna/bambola: dalle modelle prorompenti sulle copertina di playboy alla consacrazione della Barbie come il giocattolo più desiderato dalle bambine, dagli abiti sempre più succinti alle esasperazioni dei look: in nome della rivendicazione della propria libertà, la figura femminile è passata così da un modello costruito per lei da una società borghese all’auto-costruirsi la propria gabbia dorata in cui tutto è lecito e nulla concesso.
Ed è nel prendere consapevolezza di ciò che la figura femminile ha imparato a riscoprirsi e a ritrovare i propri punti di forza; la nuova consapevolezza della propria fisicità e femminilità proposta dall’ampia varietà di modelli di riferimento ha portato così l’essere donna ad una nuova dimensione: quello di sentirsi donna prima ancora di dimostrarlo.
Da preda a cacciatrice, da marionetta a burattinaia: la donna del nuovo millennio è quella che sceglie e ottiene, che desidera e conquista, una donna che può avere il mondo ai suoi piedi ogni qualvolta lo desidera davvero.
Editorial: I’m a Doll
Magazine: Glaming Art, Luglio 2016
Photographer: Davide di Padova
Styling: Attilio Carota
Model: Miryea Giuliano
Makeup & Hair: A&C